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MI LEGGI UNA STORIA?

“Dovremmo riempire il cuore di gentilezza, la bocca di educazione, le mani di accoglienza e la testa di buoni libri.
Forse solo così potremmo tornare a essere umani.”
(F. Caramagna)

Nelle opere di Platone leggiamo che le donne più anziane erano solite raccontare ai bambini storie simboliche dette “mythoi”, rendendo, già da allora, le fiabe connesse con l’educazione dei bambini. Il filosofo e scrittore Apuleio inserì nel suo celebre romanzo “L’asino d’oro” la favola di “Amore e Psiche”, del tipo “La Bella e la Bestia”, secondo un modello che ancora oggi troviamo in Norvegia, Svezia, Russia e altri paesi. Arrivando alla conclusione che questo tipo di fiaba (quello che narra d’una donna che libera un innamorato che ha l’aspetto d’animale) esiste, praticamente inalterato, da duemila anni. Sono state ritrovate fiabe ancora più antiche anche in papiri e stele d’Egitto.
Le fiabe sono l’espressione più pura e semplice dei processi psichici dell’inconscio collettivo, esse rappresentano gli archetipi nella forma più semplice, più genuina e concisa. In questa forma così pura, le immagini archetipiche ci offrono i migliori indizi per comprendere i processi che si svolgono nella psiche collettiva.
Le fiabe riflettono più chiaramente i modelli fondamentali della psiche – invece i miti e le leggende sono rivestiti in modo maggiore di materiale culturale – e tutte, nella loro diversità, mirano a descrivere un solo evento psichico: il Sé, che costituisce la totalità psichica dell’individuo, ma anche, paradossalmente, il centro regolatore dell’inconscio collettivo.
Perché è importante leggere con i bambini
Per condividere la lettura con i nostri bambini non c’è un preciso momento da rispettare.
Per un bambino la voce della mamma, del papà e dei propri cari…è qualcosa di davvero speciale. Già dall’utero della madre il bambino può ascoltare i rumori che sente intorno a sé. Soprattutto percepisce la voce della madre ed ecco perché raccontare, leggere per lui già in gravidanza, potrebbe essere un’esperienza unica.
La psicologia dell’Età Evolutiva si è interessata allo sviluppo cognitivo del bambino circa l’importanza della lettura ad alta voce da parte delle figure genitoriali.
Donare sin dalla più tenera età la curiosità verso la lettura di una semplice e piccola fiaba può avere dei grandi e preziosi risvolti per lo sviluppo della personalità dell’adulto che sarà, sul piano emotivo, cognitivo, relazionale, linguistico, sociale e culturale.
Leggere una fiaba al proprio bambino crea un rituale giornaliero d’amore, uno spazio che forma un continuum di vicinanza, fisica ed emotiva, tra adulto e bambino. Il processo di simbolizzazione, con il quale si associa un concetto a un’immagine, a un suono o ad una parola, verrà agevolato da questo scambio tra adulto e bambino. Quindi non solo favorisce l’instaurazione di una relazione efficace, ma fa anche strada a delle buone abitudini, come quella dell’ascolto.
La lettura favorisce lo sviluppo dell’apprendimento, delle capacità di attenzione ed accresce il vocabolario migliorando quindi anche la comunicazione.
Con il tempo la lettura aprirà la curiosità del bambino a leggere altri libri…ovviamente ogni bambino è diverso e crescendo seguirà i suoi interessi, le sue curiosità di lettura stimolando anche la propria creatività.
Ma soprattutto a partire da una fiaba e continuando magari in futuro con dei buoni libri…i bambini leggendo si preparano anche alla vita. Ogni fiaba o storia gli mostra diverse dimensioni, li prepara ad affrontare le avversità della vita e leggendo si crea in loro uno spazio mentale necessario anche alla comprensione delle proprie emozioni.
La lettura di una fiaba purtroppo appare a molti banale, ma in realtà apre le porte all’insegnamento di preziosi valori che al giorno d’oggi vengono spesso trascurati: l’amicizia, l’amore, la gentilezza, l’accoglienza.
Articolo e disegno a cura di dott.ssa Sara Lippo Psicologa Specializzanda in Psicoterapia

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